Le storie hanno una loro voce. Ci sono storie che arrivano dritte al cuore, hanno la voce grossa e sanno subito farsi sentire, oppure hanno una voce simile a quella di chi le ascolta ed è per questo che le si capisce subito.
[...]
Altre storie hanno bisogno di spiegazioni e voce flebile, si fa fatica a percepirle, le si sente a tratti; allora è necessario che qualcuno ci aiuti ad ascoltarle e ce le faccia capire. Tutte le storie sono vere, ma quelle di queste pagine sono storie vere vere, si sono svolte realmente. In un periodo molto complicato per Roma, per l'Italia e il per mondo intero. Le voci di queste storie - come nel telefono senza fili - sono quelle di Susanna e Liliana Colombo, Piero Terracina, Enrico Modigliani e Nan-do Tagliacozzo: persone reali con le loro abitudini, le loro gioie e i loro dolori. Persone diverse che hanno però una caratteristica in comune: ciascuno di loro potrebbe essere un nonno, una nonna o un vicino di casa, una persona conosciuta alla quale poter domandare liberamente della loro vita. Sono persone che con le loro voci raccontano la Storia con la lettera maiuscola ed è attraverso di loro che è possibile interrogarla: si tratta di porre domande con rispetto ma senza timore, sia con la testa che con il cuore. In queste pagine Susanna e Liliana, insieme a Piero, Enrico, Danila e Nando raccontano gli anni della loro infanzia e della loro giovinezza, anni in cui sono accadute cose difficili da comprendere. Per capirle non basta un libro solo. Ma leggere le prossime pagine e ascoltare la loro voce è un inizio per cercare di capire. Le domande che pongono loro i ragazzi che li incontrano sono, forse, almeno in parte, le stesse domande che ciascuno vorrebbe fare. Fra il 1943 e il 1945 in Italia e nei possedimenti italiani delle Isole Egee 8.625 ebrei sono stati deportati nei campi di sterminio. Solo 1.017 di loro sopravvissero. Di altri mille non si conosce ancora identità e destino. I dati sulla Deportazione sono tutti tratti da // libro della memoria - Gli Ebrei deportati dall'Italia (1943-1945), edizione del 2002 di Liliana Picciotto, casa editrice Mursia. Si tratta di un libro voluminoso che sembra un vocabolario e documenta i destini degli ebrei deportati. È un libro composto da alcuni saggi e soprattutto da molte migliaia di nomi, tra cui quelli di alcuni dei protagonisti di queste storie. Età di lettura: da 12 anni.