L'Orso e quelli che lavorano per lui alla falegnameria sanno cosa stanno rischiando quando sostituiscono uno dei vagoni dei treni tedeschi che viaggiano verso i campi di sterminio. E la loro delusione è cocente nello scoprire che il vagone ha un solo passeggero, proprio l'unico che non voleva essere salvato.
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Andrea sta infatti disperatamente cercando di raggiungere la moglie e la figlia, portate via dal Ghetto di Roma, e viaggia con una valigia da cui non si separa mai... Lo spunto per il romanzo nasce da una storia vera, quella di Karol Borsuk, un matematico ebreo polacco che, radiato dall'Università di Varsavia, per sopravvivere durante l'occupazione nazista inventò un gioco da tavolo che si mise a produrre in casa propria e a vendere. Età di lettura: da 12 anni.