In quarta di copertina la breve presentazione è anche un messaggio pubblicitario: “Fate un salto allo Zoo Café e venite a conoscere la cameriera, la giraffa Mabel … una delle migliori cameriere del mondo…” A raccontare la storia è un’intera famiglia - mamma papà e due fratellini, maschio e femmina - visitatori entusiasti dello zoo e del bar annesso, festosamente arredato con tanti tavolini e vistose tovaglie a quadroni rossi. Il personale è simpatico e originale, ed è descritto con i rispettivi ruoli: Gino il cuoco rinoceronte, il colombo elegante maître, Lou il caribù addetto alle pulizie e, appunto, Mabel la cameriera. Espertissima nel suo lavoro, veloce ed efficiente come poche, un giorno la poverina si infetta, forse, proprio dal contatto con Lou e comincia ad avvertire tutti i sintomi di un devastante singhiozzo: le sue lunghe zampe non sorreggono più il corpo che traballa, la postura eretta si inclina irrimediabilmente e finisce col perdere l’equilibrio. Vittima della “contrazione involontaria del diaframma e dei muscoli costrittori della glottide”, emettendo il caratteristico rumore, Mabel crolla, rovescia il vassoio, scaraventa un grande piatto di spaghetti al ragù, lancia un imponente gelato e una zuppiera ricolma di maccheroni. Nelle grandi pagine colorate volano, insieme ai piatti, anche le parole e le onomatopee, disegnate con ironia e genialità dall’autrice e ripetute ritmicamente da noi lettori.Sembra ormai distrutta l’intera carriera della povera Mabel, quand’ecco che la solidarietà degli amici più cari accorre in suo aiuto, immaginando una serie di cure alternative…La situazione sarà alla fine risolta con una trovata che noi lettori conosciamo bene, per averla sperimentata tutta la vita, come uno dei metodi più efficaci per guarire dal singhiozzo.
