Una bimba, dalla finestra, guarda il mondo esterno. Nella sua cameretta, piena di quadri e oggetti ispirati al mondo naturale, spicca il disegno che lei stessa sta componendo, seduta alla scrivania.
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Sembra quasi di assistere alla nascita e allo sviluppo della storia che stiamo per leggere, ammaliati dalle illustrazioni realizzate dall’autore con acquarelli, evidenziatori e trame tessili scannerizzate. Il nostro viaggio è quello della bimba che, in una piccola barca a vela, naviga sulle acque tortuose del grande fiume azzurro, elemento conduttore presente in tutte le tavole, in sostanza il protagonista. Non vi è una vera e propria trama, ma piuttosto la descrizione accurata degli scenari attraversati, nei quali verificare il rapporto spesso controverso tra l’essere umano e la natura. Attraversiamo prima la città, in un groviglio di strade sopraelevate.In periferia l’ambiente si tinge di grigio e di nero per il fumo emesso dalle ciminiere di fabbriche e industrie. Nelle campagne, l’intervento dell’uomo appare evidente, nella scacchiera delle diverse colture, che sembrano “trapunte patchwork”. Navigando ancora si costeggiano colline e vallate dove la fauna e la flora appaiono più abbondanti e selvatiche, con un tripudio del verde come colore dominante, accostato all’azzurro del fiume.Giunta all’imponente cascata, la barchetta precipita in verticale in una fitta giungla popolata da una moltitudine di animali variopinti....La navigazione termina nell’oceano, in una doppia pagina tutta turchese e grigia, nella quale si vede la bimba sporgersi dalla barca per ammirare le profondità marine ricche di una fauna ittica variegata e dinamica. In superficie intanto le nuvole si concentrano, il vento si scatena e piove a dirotto. Gli elementi naturali formano infine un vortice impetuoso composto da palazzi, fabbriche, pesci e uccelli confusamente mischiati, come in un sogno…