Una sera, in cortile, Lele trova una fata. Proprio così, è caduta accanto al vaso dell’alberello di pino.
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Per fortuna è notte e riesce a vederla subito, perché le fate brillano al buio, ma non sa bene cosa fare e né la mamma né il papà sono d’aiuto: una sembra non curarsi della notizia e pensa solo a raccomandargli di non farsi male, l’altro lo liquida intimandogli di lasciar perdere i giochi da femmina. Per fortuna nonna Emma è sempre disponibile, anzi, sembra sapere tutto sulle fate. Al telefono gli dà alcuni preziosi consigli per far passare la notte e promette di andare a casa sua il mattino seguente per valutare la situazione. Nel frattempo la fata si è svegliata e fa strani discorsi su cavalli, cappellini e sul fatto che lei e Lele diventeranno presto parenti, dato che è venuta a cercare marito. Non può essere che voglia sposare proprio lui, l’idea gli fa venire la tremarella ma, allo stesso tempo, la cosa potrebbe avere i suoi vantaggi… Una nuova storia di Graciela Beatriz Cabal racconta il rapporto speciale fra nonna e nipote, un legame fondato sull’ascolto, la fiducia e l’assenza di pregiudizi grazie al quale è possibile crescere e superare qualsiasi delusione. Età di lettura: da 5 anni.