Cosa c’è di più divertente di costruire una capanna improvvisata, fatta di lenzuola e mollette, cuscini, sedie, divani e tutto quello che capita? Quando il rifugio è pronto, è come un forte inaccessibile, abitato solo dai bambini.
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I grandi, però, sono curiosi e chiedono il permesso di entrare: una mamma, poi un ciclista, una signora col trolley e altri ancora… Ma come faranno a starci tutti? Un albo che è quasi senza parole (le uniche sono appunto “È permesso?”), in cui il gioco libero dei bambini incontra un mondo adulto che lo sa rispettare: i grandi chiedono il permesso per entrare nello spazio della fantasia, e c’è posto per tutti, con le diversità di ognuno.